Concerto per i 40 anni del Coro Lavaredo
Sabato 11 Dicembre, ore 21:00
Teatro O.P.S.A.
Quarant’anni di Coro.
Sono solo quattro parole.
Si dicono d’un fiato.
Ma sono una vita intera.
Non è possibile, in poche righe, riassumere quarant’anni di attività corale.
Migliaia di serate di prova, centinaia di concerti, decine di trasferte in Italia e all’estero (siamo stati in Bulgaria, Grecia, Svizzera, Polonia, Germania, Francia, Russia), centinaia di canzoni.
E, poi, le incisioni discografiche (due Ellepì, due CD, una musicassetta natalizia).
E le Rassegne, tante, quelle da noi organizzate (come la ‘Rassegna Rubanese di Canto Corale) e quelle solo partecipate.
Chi può fare il conto delle soddisfazioni, delle emozioni, dei momenti di gioia e di festa?
Quarant’anni fa e sembra ieri.
Ci siamo incontrati per le prime prove, ed eravamo tutti giovani, alcuni giovanissimi.
Tanti sogni nel cassetto. Bastava poco per farci contenti. Bastava imparare qualche canzone del Coro della Sat e ci sembrava di toccare il cielo. Bastava ‘scarpinare’ per le amate montagne, fermarsi in un rifugio, o in un anfratto delle rocce, e cantare… Chi era più contento di noi? Bastava un applauso più lungo del solito, per farci credere di essere già bravi…
Quarant’anni fa.
Ben pochi di quei giovani e giovanissimi sono ancora nel coro. Uno di loro è il maestro Luigi. Decine e decine i ricambi. Raccogliendo tutti i cantori che sono passati per le nostre file, si potrebbero fare almeno altri tre o quattro cori.
Ed eccoci qui a far festa, una grande festa di compleanno.
Perché, pur se gli anni passano, resta sempre intatta l’antica passione per il canto.
Perché i rapporti umani tra i cantori si sono consolidati: c’è fusione nelle voci, ma anche tra di noi, e c’è gusto nello stare insieme.
Perché è sempre bello regalare, prima a se stessi e poi a chi ci viene ad ascoltare, momenti di serenità.
‘Concerto di Compleanno’ titola questo incontro straordinario con il Coro Lavaredo.
In quarant’anni, tante sarebbero le cose da raccontare.
Ma non diremo delle trasferte, pur entusiasmanti. Non diremo dei concerti (almeno mille), tutti coinvolgenti. Non diremo della divisa, parte non secondaria del nostro apparire, passata dalle braghe alla zuava della prima ora alla attuale giacca e cravatta, a rappresentare, anche visivamente, il passaggio dai ‘canti di montagna’ ad un repertorio più aperto ad altri generi.
Le cose che dobbiamo dire, le diremo cantando. Sarà una carrellata su alcuni dei canti più significativi della nostra storia.
In questo quarantesimo anno di attività, il Coro Lavaredo ha inciso un nuovo cd, dal titolo ‘Di canto in canto’: titolo che dice bene quale sia lo stile del coro, il suo ‘vagabondare’ tra un canto e l’altro, tra un genere e l’altro, tra uno stile e l’altro. Non solo ‘canti di montagna’ o popolari, dunque, come all’inizio, ma anche proposte nuove, come le canzoni composte dal maestro Luigi; come, ultimamente, il convinto approccio ai canti contemporanei, elaborati sempre da Luigi Zampieri.
Come evidenzia la copertina del cd, il coro passa indifferentemente da un brano classico, come ‘La cieseta de Transacqua’ ad uno moderno, come ‘Io vagabondo’ dei Nomadi.
Abbiamo chiamato a far festa con noi, questa sera, alcuni amici, che abbiamo incontrato sul nostro cammino, e che, con generosità ed entusiasmo, hanno aderito al nostro invito.
Li ringraziamo di cuore.
Primo fra tutti, il poeta padovano Ugo Suman, che ha messo a disposizione del coro e della creatività del maestro Luigi alcune tra le più belle gemme della sua produzione poetica in dialetto veneto.
E poi, tre soprani:
Cristina Miatello, ora affermata cantante ed insegnante, che ci ha seguito con amicizia specialmente nei primi anni ’80 del secolo scorso;
Luisa Giannini, nota professionista, legata al coro perché ci ha accompagnato, con la sua voce, in alcuni canti natalizi, nella chiesa di Sacra Famiglia in Padova;
Elisa Spagolla, molto più di una promessa, figlia di un cantore (e solista) del Coro Lavaredo.
Abbiamo anche invitato tutti gli ex-coristi del Coro Lavaredo, persone amiche, che hanno condiviso con noi, per breve o lungo periodo, la gioia del cantare insieme. Li ringraziamo per la loro presenza.
Ringraziamo, ancora, il Direttore dell’Opera della Provvidenza, Mons. Roberto Bevilacqua, per la sua squisita ed incessante ospitalità.
Ed, infine, un ringraziamento speciale all’Amministrazione Comunale di Rubano, che ha voluto concretamente sostenere anche questo nostro Concerto di Compleanno.
Coro Lavaredo.