50 Anni del Coro Lavaredo
1964-2014
Il Coro Lavaredo festeggia, nel 2014, i 50 anni dalla Fondazione.
Varie le iniziative assunte per dare il giusto risalto all'anniversario.
Tra tutte, spicca l'edizione di un libro di 224 pagine, contenente la storia, sia narrata che fotografica, del Coro, testimonianze e documentazioni varie, 31 spartiti di Luigi Zampieri (canti originali ed armonizzazioni di canti di pubblico dominio), ed allegati 2 CD antologici, contenenti ben 45 canzoni.
Il libro titola: 50 anni del Coro Lavaredo di Padova - La nostra Storia 1964-2014.
Si propone, qui sotto, la copertina del libro e un estratto dalla presentazione che ne ha fatto l'Autore, il Maestro Luigi Zampieri.
Chi fosse interessato ad averne una o più copie, può farne richiesta all'indirizzo luigi.zampieri@tin.it oppure telefonando allo 049/631428: riceverà le indicazioni necessarie per entrarne in possesso.
Dalla presentazione del libro sui 50 anni del Coro Lavaredo:
Ci crediate o no, sono passati cinquant’anni, mezzo secolo, dalla nascita del Coro Lavaredo
(1964).
Nel frattempo, è cambiato il mondo. Per il costume, le abitudini, la mentalità, sembra
sia passata, piuttosto, un’intera era geologica.
Ma il Coro Lavaredo, dopo cinquant’anni, è ancora sulla breccia. Certo, ne è passata di
acqua sotto i ponti: tuttavia, i ricordi dei primi anni di vita del Coro mi sono sempre nitidi,
così come ognuno di noi conserva gelosamente i ricordi della propria infanzia.
E quella è stata davvero l’infanzia del Coro.
Eravamo giovani, spensierati, con la vita davanti.
Eravamo felici.
Soldi? Solo alcuni di noi lavoravano, gli altri erano studenti.
Spesso e volentieri si andava a camminare in montagna per sentieri e ferrate: la montagna
l’avevamo veramente nel sangue, non ci limitavamo a cantarne i canti.
Questa prima grande avventura corale durò otto anni. Poi seguì una pausa (1972-
1977), dovuta a cause estranee al Coro.
Dopo la pausa, l’attività è ripresa. I ragazzini di prima erano maturati, molti si erano
sposati. Si aggiunsero altri coristi: il Coro, insomma, cambiava aspetto. Era diventato un
coro di lavoratori, impiegati, liberi professionisti, capifamiglia.
Sempre felici, sempre innamorati del canto, sempre amici, ma era diverso. Anche nel
look: la primitiva divisa prevedeva la classica camicia ‘a quadri’, braghe alla zuava, calzettoni
di lana infilati su scarponi pesanti. Ora, di quella divisa, solo la camicia ‘a quadri’ era
rimasta.
Non ripeterò, qui, la storia del Coro, che ognuno può scorrere, sia nella cronaca sia
nelle immagini fotografiche, in queste pagine. E, comunque, da questa storia, scritta, vi
traspare inevitabilmente solo l’ombra delle emozioni vissute dal vivo dai vari componenti il
Coro.
Volevo rispondere ad una domanda che sicuramente qualche lettore si farà. Perché
questa pubblicazione? La risposta è molto semplice: prima di tutto, perché 50 anni di vita è
un traguardo importante, che non molte associazioni riescono a raggiungere. E poi perché
i ricordi, finché restano tali, svaniscono con chi li possiede. Affinché qualcosa resti, occorre
mettere, come si dice, nero su bianco: ed è quello che abbiamo fatto.
Ma il Coro Lavaredo ha una storia importante, oppure no? Non mi pongo questa domanda:
non lo so se sia importante o meno, so solo che è la NOSTRA storia, e, quindi,
importantissima.
Ho cercato di raccogliere, in questa pubblicazione, dati di ogni genere relativi al Coro,
ma so bene che un Coro non è fatto per essere letto o per essere guardato: è fatto per essere
ascoltato. E’ per questo che, in allegato, troverete due CD che raccolgono alcuni brani
del nostro repertorio, una carrellata sulla nostra lunga storia canora. Sono brani in gran
parte già pubblicati, ma non mancano le sorprese: sei canzoni tratte da una registrazione
‘live’ del 1968, dimenticata per molti anni; altre dodici canzoni inedite, registrate, sempre
‘live’, nel corso delle Rassegne corali degli ultimi cinque anni.
Ho ritenuto anche di inserire, in questo volume, alcuni spartiti: sono canti da me
composti, o canti popolari da me armonizzati. Rappresentano, senza dubbio, l’operosità, la
creatività, la personalità del Coro. Qualcuno dirà che interessano solo agli ‘addetti ai lavori’.
Non crediate siano pochi. In tutti questi anni, ho ricevuto parecchie richieste di miei spar-
titi da maestri di coro, richieste che ho evaso tramite fotocopie: con questa pubblicazione
metto direttamente a disposizione, per chi ne fosse interessato, alcuni dei miei lavori.
Un’ultima domanda: chi ce l’ha fatto fare, in particolare il maestro, a cantare per 50
lunghi anni? Sicuramente non i soldi. In un bilancio dare/avere, nessuno di noi ci ha guadagnato,
molti possono dire che il Coro è stato piuttosto un costo, non fosse altro che per
i soldi del carburante utilizzato per gli spostamenti.
E poi l’impegno: due prove la settimana, da settembre a giugno, più i concerti, non
sono una cosa di poco conto, non solo per i coristi, ma anche per le loro famiglie. E la fatica
di imparare, ripetere, ripetere, ripetere, fino alla noia, o, meglio, fino al pieno possesso di
testo e musica e della loro interpretazione.
Ma il tutto viene ampiamente ripagato dalla soddisfazione di cantare, cantare in coro,
fondere voci e sentimenti per cantare insieme. E poi i concerti, il pubblico, gli applausi, i
complimenti... è questa la nostra unica vera ricompensa.
Il Coro è una passione, una passione grande: chi non ce l’ha non la può capire.
Auguri, Coro Lavaredo.
Ad multos annos...
Luigi Zampieri